Gianluca Abbruzzese

La mente che innova

Uno. Cultura, mindset e conoscenze.

Le nuove tecnologie hanno disegnato nuovi paradigmi e nuovi scenari.

È cambiato il nostro modo di comunicare, lavorare ed interagire con la nostra comunità. Sono mutate le modalità di prendere decisioni, analizzare e risolvere problemi, creare valore con i nostri clienti e partner.

Nascono nuove prospettive e nuove opportunità. Le organizzazioni che mirano a divenire antifragili, ossia capaci di creare valore in un contesto di incertezza e continue trasformazioni, hanno ora la necessità e l’opportunità di abbracciare l’innovazione ed introdurla nella quotidianità della propria organizzazione in modo sistemico, strutturato e misurabile.

In questo ambiente frenetico ed imprevedibile, cosa rappresenta per noi l’innovazione? Quale impatto punta a generare? Quali azioni e quali effetti porta con sè? Prima di introdurre una nuova tecnologia, abbiamo fatto nostra la capacità di connetterci in modo nuovo ai nostri clienti, partner, fornitori ed integrare nuove conoscenze, abilità e nuovi modelli di business?

Sono molte le ragioni per cui progetti che mirano ad innovare non raggiungono il successo sperato. Non è l'idea in sé, ma la capacità di esecuzione e gestione di tutte le fasi del progetto, ovvero come mettiamo in relazione tutte le componenti coinvolte nel processo.

Non ci sono formule magiche, né percorsi o processi prestabiliti. I principali framework di innovazione aiutano a ridurre la complessità, ma ogni team ed ogni progetto è unico. Per ridurre l’incertezza ed i rischi del percorso, risulterà utile partire dalla nostra unicità e costruire intorno noi un ecosistema abilitante.

Possiamo coltivare una pianta con tutta la cura necessaria, ma se affonda le sue radici in un terreno arido difficilmente potrà fiorire.

Preparare il terreno, dunque. Connettere ed integrare la nostra organizzazione (azienda, startup e team) con nuove conoscenze, linguaggi, contesti, competenze, strumenti, nuovi modelli, scopi e significati. Sviluppare la nostra unicità, la capacità di conoscere, interpretare, comprendere ed agire nel contesto in cui operiamo. Non è come siamo fatti a definirci. E’ il modo in cui ci relazionano e connettiamo agli altri che aumenta il valore di ciò che realizziamo.

Esiste un modo per accelerare tutto questo?

“La mente che innova”, primo di tre volumi, è una pratica toolbox per manager, startupper, studenti, marketer ed innovatori, per orientarci ed educarci al cambiamento e creare un impatto significativo nell’ecosistema in cui operiamo. Strumenti, riflessioni, atteggiamenti, strategie, best practice per approcciare all’innovazione in modo nuovo e affrontare i problemi complessi che nasceranno in tutte le fasi del percorso. Come disse Annibale prima di affrontare le Alpi: “o troveremo una strada, o saremo noi a realizzarla”.

A quali domande prova a rispondere?

Come possiamo acquisire le conoscenze e competenze necessarie per raggiungere i risultati desiderati?

Come migliorare la capacità di intercettare i cambiamenti in atto ed integrarli all’interno della nostra organizzazione?

Come approcciare a ciò che non conosciamo, a ciò che non riusciamo a comprendere e controllare?

Come un’organizzazione è connessa al suo ambiente? Come ingaggia i suoi stakeholder? Come agisce e pensa (mindset)? Cosa fa andare avanti il suo business?

Come possiamo allargare il nostro campo di indagine, in modo da analizzare contesti, modelli, e connessioni all’interno del sistema nel quale stiamo operando?

Come possiamo elaborare nuovi modelli e nuovi concetti per risolvere problemi aperti, dinamici, complessi e interconnessi?

Come facciamo ad integrare aspettative, obiettivi, valori e caratteristiche del nostro team?

Come migliorare la nostra strategia e gestione dell'innovazione?

Come identificare i punti di forza e debolezza del nostro processo di innovazione?