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Partire leggeri. Ries ed il nuovo metodo Lean Startup

Il periodo di grande incertezza e di crisi che investe il nostro tempo, rivela  in sé  una naturale esigenza di innovare, ridefinire e trovare nuovi modelli sociali, economici e culturali validi, al fine di  governare tutti i processi che invocano il cambiamento. Pertanto,  si osserva una continua e naturale tendenza  alla ricerca e alla validazione di  nuove idee e persone in grado di innescare una tanto agognata  trasformazione. Ecco spiegato perché, oggi più che mai, abbiamo bisogno di idee, idee che generino forme nuove, nuovi modi di approcciare alla quotidianità,  idee che possono rivelarsi a noi  ogni giorno e soprattutto  nei momenti e nei luoghi più strani.  Cogito ergo sum, anche se c’è da dire che non basta avere un’idea vincente, è necessaria soprattutto metterla in pratica.  E  lì  trova terreno fertile una startup.

Una startup, che non è da considerarsi una  versione  mini di una grande azienda, corrisponde piuttosto ad una piccola società che Eric Ries ama definire “un’istituzione umana” che parte con un obiettivo  chiaro e definito: far nascere un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza.

A fronte di questa incertezza quale può essere il giusto percorso da seguire per portare un’idea a diventare un business sostenibile?

 Ecco che la metodologia “Lean startup” proposta da Eric Ries, ci viene in soccorso. Lean startup è un approccio radicale per il lancio di tutte le iniziative innovative, siano esse imprese  esordienti o progetti nuovi all’interno di grandi imprese consolidate  attraverso un  metodo che pone l’accento sulla sperimentazione piuttosto che sulla pianificazione dettagliata, sul feedback immediato dei potenziali clienti piuttosto che all’intuito ed infine alla progettazione interattiva rispetto allo sviluppo tradizionale.

Dritti al metodo osserviamo che le riflessioni di Ries si sviluppano a partire  da 5 principi ispiratori:

- Il metodo Lean è applicabile a qualsiasi tipo di azienda e settore

- Sta nascendo un nuovo tipo di management tarato ad affrontare il contesto di profonda incertezza che ci circonda

- L’ apprendimento convalidato di una startup esiste per capire come creare business sostenibile

-  La messa in atto della formula: Creazione, misurazione e apprendimento ovvero trasformare idee e in prodotti o servizi, misurare le reazioni della clientela e capire se si è sulla giusta strada o occorre una svolta radicale.L’attività fondamentale di una startup è quella di trasformare le idee in prodotti, misurare quanto i clienti rispondono, e poi imparare se cambiare o perseverare. Tutti i processi di avvio dovrebbero essere orientati ad accelerare tale ciclo di feedback.

- Contabilità dell’innovazione è opportuno tenere d’occhio  e fare un rapido report dei passi in avanti compiuti e definire ogni volta delle priorità fondamentali per produrre innovazione

5 principi ispiratori che racchiudono in sè una profonda verità:  mentre le aziende tradizionali eseguono un modello di business le startup lo ricercano.

Pertanto, volgiamo un rapido sguardo ai  punti fondamentali che compongono il LEAN STARTUP:

La creazione del Business Model Canvas

Un “canovaccio” , un semplice quadro d’insieme, piuttosto che un piano strategico delineato, strutturato intorno al capire come l’azienda può fare soldi, puntando all’evidenziare in un quadro sinottico che permette di visualizzare in maniera chiara e definita le relazioni che generalmente intercorrono in un business model.

Il Canvas è composto da 9 blocchi base strutturati attrono alla proposta di valore (blocco centrale) con gli elementi concernenti il prodotto sulla sinistra e quelli del cliente sulla destra:

Blocco Segmentazione dei Customer (in alto a destra): che definisce il mercato da attraversare, se  raggiungere un mercato di massa, di nicchia o multi-sided e soprattutto se applicare una strategia di segmentazione o diversificazione.

Blocco Proposizione di valore (centrale): descrive il pacchetto di servizi e prodotti che creano valore per il customer, la spiegazione del perche%u0301 il tuo prodotto e%u0300 differente e perchè questa differenza deve essere importante.  Se si è proiettati a soddisfare un nuovo bisogno, o a migliorare una performance, se si personalizza un prodotto, o si migliora il prezzo…

Canali: indica le modalità attraverso le quali un’azienda raggiunge i clienti e comunica con loro per trasmettere loro  la value proposition, con canali inbound o outbound, online offline, in maniera diretta o indiretta…

Relazioni con i consumatori : descrive le relazioni con i clienti,  interazioni tra persone fisiche, comunità. cocreazione, servizi automatizzati

Revenue Streams: come l’azienda guadagna da ogni segmento di consumatori se attraverso un trasferimento di proprietà, canone d’uso, prestito, noleggio, royalties, Adv, Compensi per l’intermediazione.

Risorse chiavi: ovvero le principali risorse per mettere in modo il modello di business,  risorse fisiche, intellettuali, umane, finanziarie

Key Activities: le azioni che l’azienda deve intraprendere per far funzionare il modello di business: produzione, problemi da risolvere, sviluppo di piattaforme, attività di Crm e Customer Care

Key Partner : la rete di fornitori e partner necessari per lo sviluppo del business e soprattutto come metterle in piedi, tra alleanze strategiche, cooperazione, joint venture, accordi vari..

Cost structure: indica i costi da sostenere, cost-driven, fissi e variabili, economie di scala…

Customer development Una volta strutturato il nostro Canvas  si passa quindi ad applicare la formula Costruisci – Misura – Impara  per testare tutte le ipotesi in ogni singola fase del modello e richiedere a potenziali utilizzatori, acquirenti, soci un feedback immediato sugli elementi del canvas. L’importante è arrivare alla creazione di un prodotto “Minimum Viable Product“ ovvero “al minimo accettabile”, la versione di un nuovo prodotto che permette al team di  raccogliere la massima quantità di apprendimento convalidato con il minimo sforzo. Di seguito, con i feedback dei clienti, si potrà apportare quelle implementazioni necessarie o anche modifiche sostanziali (rotazione sui cardini, pivoting) per sviluppare ulteriormente la nostra idea. 

Dopotutto non si finisce mai di imparare…

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